Giulia Gasparri

Ho conosciuto Beatrice Aricò in un momento di bisogno, quando la mia schiena reclamava “qualcosa”, tanto da non lasciarmi libera di muovermi senza avvertire dolore.
In seguito ai nostri incontri, non ho conosciuto soltanto il lato umano di Beatrice, ma soprattutto la delicatezza del tocco e quella capacità di ascolto che si fa profonda nel silenzio sacro della seduta, una presenza attenta e costante che le permette di percepire i sottili impalpabili cambiamenti di un corpo che richiede sostegno e conforto.

No Comments

Leave a Reply